20 anni dell'Unità Spinale Unipolare dell'Umbria

350 pazienti con lesione midollare hanno trovato cure e assistenza grazie ai servizi dell’unità spinale unipolare dell’Umbria nel corso di 20 anni di attività. Ricorre proprio oggi il ventennale dall’inaugurazione della struttura, che ha sede presso l’azienda ospedaliera Santa Maria della Misericordia di Perugia,  un progetto che ha avuto inizio  da un gruppo di operatori professionali (medici, terapisti della riabilitazione e infermieri professionali) che costruirono sul campo il modello operativo e organizzativo, sotto la guida e con il contributo culturale del professor Massimo Taramelli e con la partecipazione attiva delle persone con lesione al midollo spinale».

Nel 1999, con l’arrivo del nuovo direttore della struttura, la dottoressa Renée Masckhe, si diede pieno avvio al modello organizzativo caratterizzato da un approccio assistenziale globale, frutto di un lavoro d’équipe finalizzato al massimo recupero dell’autonomia e dell’indipendenza della persona con lesione al midollo spinale». La dottoressa Masckhe, che questa mattina è stata la moderatrice del convegno “Il progetto tra mito e realtà”,  è stata il primo direttore donna, proveniente dall’Unità Spinale di Heidelberg in Germania, meta in quegli anni di tanti italiani con lesione midollare, come testimoniato anche da  Raffaele Goretti, presidente dell’Associazione paraplegici Umbria, la cui storia si intreccia con la nascita dell’Unità spinale Unipolare dell’Umbria. ­­

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