L'appello del farmacista perugino preoccupato dalla grave emergenza non capita da molti cittadini:«Non ci siamo proprio, ancora ci sono tante persone in circolazione, restate a casa. Tanti cittadini hanno recepito i molteplici inviti a restare a casa e quindi a ridurre minimo le uscite alle sole emergenze. Alcuni ancora non hanno capito la gravità della situazione, siamo in piena emergenza. Il numero dei morti e dei contagi aumenta inesorabilmente. Non possiamo contare solamente nello spirito di sacrificio anche in termini di vite umane da parte di medici infermieri farmacisti e dei tanti volontari. È necessario un sacrificio maggiore da parte di tutti, la priorità in questo momento e la Salute, dei nostri nonni, nonne, padri, madri, fratelli, sorelle e figli. Voglio fare un appello, quello che non fa la maggior parte del mondo politico economico e mediatico a quelle aziende e ai propri lavoratori che non producono servizi essenziali di bloccare la produzione il prima possibile in modo da diminuire le persone in circolazione e l'eventuale contagio tra gli stessi lavoratori. Dobbiamo ridurre assolutamente il numero dei contagi prima che sia troppo tardi. I posti letto nelle terapie intensive iniziano a saturarsi, il personale sanitario, quasi mai gratificato, è allo stremo delle forze, scarseggiano i dispositivi di prevenzione individuale le famigerate mascherine, abbiamo un sistema sanitario nazionale in ginocchio e il picco dei contagi da noi in Umbria ancora deve arrivare. Vedere i tanti mezzi militari dell'esercito trasportare quel numero elevato di bare deve farci riflettere. L' unica arma a nostra disposizione è la Prevenzione. State a casa». Dott. Augusto Peltristo
Farmacista