Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2018 l’Enoturismo ha una sua specifica disciplina normativa e diventa quindi uno strumento strategico fondamentale per un ulteriore sviluppo del turismo e dei territori a vocazione vitivinicola del nostro paese.Se ne è parlato nell’incontro che si è svolto nello spazio Umbria al Vinitaly nei giorni scorsi. In Italia, l’enoturismo è un settore strategico, con un valore di oltre 2,5 miliardi di euro l’anno e più di 15 milioni di turisti che, visitano le quasi mille cantine italiane. La nuova legislazione autorizza solo le aziende agricole e di imbottigliamento situate in zone di vini Docg, Doc e Igt, che diventeranno a tutti gli effetti luogo di destinazione turistica; basterà presentare una segnalazione certificata di inizio attività al Comune di competenza per esercitare le attività di promozione e conoscenza del vino. A tali attività saranno applicate le disposizioni contenute nella legge fiscale sull’agriturismo, mentre il regime forfettario dell’imposta sul valore aggiunto sarà applicato solo per i produttori che svolgono la propria attività in azienda agricola. Sarà poi un decreto del Ministro, da adottare d'intesa con la Conferenza Stato-Regioni, a definire le linee guida e gli indirizzi per i requisiti e gli standard minimi di qualità dell’attività enoturistica. La legge prevede anche l’istituzione di un Osservatorio nazionale e regionale, per monitorare, coordinare e favorire la comunicazione e lo scambio di esperienze, al quale parteciperanno le associazioni di operatori enoturistici più rappresentative. Sulla base del lavoro dell’osservatorio, il Ministero redige poi un piano strategico di promozione dell'enoturismo italiano, sui mercati nazionali ed esteri.