“Dobbiamo creare entusiasmo e per farlo servono risultati. Per arrivare ai risultati serve il bel gioco. Questo almeno è il mio pensiero”. Si presenta così Massimo Oddo alla prima ufficiale da allenatore del Grifo dopo la firma sul contratto biennale.
“Ho detto subito sì al Perugia. Volevo partire dall’inizio. Nelle ultime due stagioni ero sempre subentrato. Con Roberto Goretti abbiamo condiviso un anno da calciatore a Napoli. Cercavo un direttore che sposasse la mia idea di calcio e con Roberto siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Perugia poi ha una Curva come poche. Mi ricordo bene da avversario quanto fosse difficile uscire da quel tunnel. Ho scelto Perugia anche per i suoi tifosi. Per me un pubblico così può portare 10 o 12 punti a campionato. Non facciamo proclami, pensiamo solo a lavorare e a fare risultati, ripeto, attraverso il gioco. Questa è una piazza da progetto, non da un anno e via. Piazze come Empoli e Benevento, ad esempio, puoi andare anche per una stagione per giocarti le tue carte e provare subito a vincere il campionato. A Perugia non è che non ci sono aspirazioni ma è un modo di fare calcio diverso.
Primo giocatore chiesto? Uno alla Dybala. Mi piace arrivare al risultato tramite il gioco. Melchiorri? Ottimo giocatore, l’ho allenato tre mesi e penso che sia stato sfortunato nella sua carriera. Non guardo l'età dei giocatori. A Pescara ho buttato dentro Torreira che aveva 17 anni e non aveva mai giocato in prima squadra.
Avevamo già avuto un contatto con il Perugia dopo l'esonero di Giunti ma ero già in attesa della chiamata dell'Udinese...
Nesta? L’ho sentito, siamo amici, è normale che sia così. Gli ho chiesto di qualche giocatore...”