Solennità del Perdono, il concerto della Banda Musicale della Gendarmeria Vaticana

Chiusura di altissimo livello ieri sera a Santa Maria degli Angeli di Assisi per la Solennità del Perdono, la festa più importante dell’anno per  la città e tutta la comunità angelana. Le intense giornate di celebrazioni religiose si sono concluse su questo palco unico al mondo, di fronte alla Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli, che ha ospitato il concerto della banda Musicale del Corpo della Gendarmeria Vaticana, diretta dal M° Giuseppe Cimini e dal Vice M° Stenao Iannilli.

Una scelta non casuale da parte della proloco di Santa Maria, organizzatrice dell’evento in collaborazione con l’Ordine dei Frati Minori della Basilica, perché quest’anno ricorreva l’VIII centenario della Solennità del Perdono, inaugurato da Papa Francesco il 4 agosto dello scorso anno con una visita straordinaria proprio a Santa Maria degli Angeli.

Il concerto della banda della Gendarmeria Vaticana si è aperto con l’Inno Pontificio di Charles Gounod  per poi spaziare attraverso i grandi classici della musica sinfonica. A cominciare dalla Sinfonia del Nabucco di Giuseppe Verdi. Poi subito un momento di grande commozione per la platea angelana. La banda della Gendarmeria pontificia ha voluto omaggiare il pubblico con il Dolce Sentire di Ritz Ortolani, inserito in programma appositamente per la circostanza e trascritto dal vice M° Iannilli. E poi ancora Il coro dei Pellegrini dal Tannäuser di Wagner, l’Allegro finale del Guglielmo Tell di Rossini, il II movimento del Concerto d’Aranjuez di Joaquin Rodrigo per poi passare ai ritmi di una delle più celebri polke di Strauss. Chiusura del concerto sotto le stelle con altri grandi classici, da “La Casta Diva” tratta dalla Norma di Vincenzo Bellini, il Nessun Dorma di Puccini e la Rapsodia Napoletana di Rocco Cristiano. Per il bis richiesto dal pubblico il M° Cimino ha voluto regalare alla platea una toccante interpretazione dell’aria “La Vergine degli Angeli”, tratta da La forza del destino di Giuseppe Verdi.

Gran finale con il pubblico tutto in piedi, per l’Inno Italiano di Mameli-Novaro. Subito dopo lo spettacolo pirotecnico ha chiuso con un crescendo di emozioni l’VIII centenario della Solennità del Perdono.

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