Capolavori del Trecento, record di oltre 20mila visitatori

Ha già registrato oltre 20mila visitatori la grande mostra in Umbria dedicata ai Capolvori del Trecento.  

Inaugurata il 24 giugno e ancora allestita fino al 4 novembre, la mostra - attaraverso 70 dipinti a fondo oro su tavola, sculture lignee policrome e miniature -  racconta la meraviglia ambientale dell’Appennino centrale e la civiltà storico-artistica, civile e socio-religiosa nell’Italia di primo Trecento. Dal taglio estremamente originale, è dedicata a grandi artisti anonimi che tra la fine del Duecento e la metà del secolo successivo hanno saputo ergersi a livelli altissimi di qualità. Un evento artistico caratterizzato da un excursus storico sui generis, che parte dalla grande rivoluzione di Giotto ad Assisi per giungere ad una fisionomia autonoma con leggi proprie: un’arte caratterizzata dalla loquace volontà narrativa delle immagini, in pittura e scultura lignea, che hanno come principale soggetto i racconti sulla vita di Cristo, della Vergine e dei Santi. Un Trecento, quello del cuore verde d’Italia, ricco e cromaticamente sfarzoso con un’abbondante profusione di oro ed argento, emblemi della dinamicità della società in contatto con i più grandi centri artistici del tempo.

La mostra resterà allestita fino al 4 novembre nelle 4 sedi espositive: a Trevi il Museo di San Francesco, a Spoleto il Museo Diocesano - Basilica di Sant’Eufemia e il Museo Nazionale del Ducato, a Montefalco il Complesso Museale di San Francesco e nello Spazio Arte Valcasana di Scheggino.

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