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    Altri 16 ricoveri in Umbria di pazienti affetti da covid, in totale sono 500 le persone complessivamente ospedalizzate.  Sono invece 77  i ricoveri in terapia intensiva (+4 rispetto a domenica), sei i decessi (840 in totale)
    Come comunicato dalla Regione dell'Umbria nel pomeriggio di lunedì,  la risalita della curva dei contagi e la presenza di varianti, hanno imposto di adottare una serie di misure per evitare la diffusione del virus negli ospedali e preservare il sistema sanitario: con una lettera inviata ai direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere dell’Umbria, il commissario regionale per l’emergenza Covid, Massimo D’Angelo e il direttore alla Salute della Regione Umbria, Claudio Dario, hanno comunicato le  disposizioni per la sospensione delle attività chirurgiche, di ricovero programmate e delle attività ambulatoriali procrastinabili, al fine del rafforzamento delle misure di prevenzione attualmente in vigore.

      Fino al 21 febbraio, è prevista la sospensione delle attività chirurgiche di ricovero programmate procrastinabili e dell’attività di specialistica ambulatoriale procrastinabili.

    Inoltre, è stato richiesto di chiudere tutti gli accessi agli ospedali consentendo l’ingresso solo dall’entrata principale con sorveglianza e triage, di sospendere le visite ai degenti e limitare l’accesso dei care-giver ai solo testati con tampone molecolare negativo, di potenziare le misure di sorveglianza del personale,  sottoporre a sorveglianza tutti gli attuali degenti e a tampone molecolare tutti i pazienti in ingresso come già avviene, da ripetere nei negativi a distanza di 48 ore mantenendo l’isolamento degli ingressi.

    Nelle strutture residenziali extraospedaliere si applicano le stesse misure. Inoltre, dovranno essere sospese tutte le visite salvo autorizzazioni specifiche per i care-giver da parte dei direttori sanitari e comunque potrà essere consentito l’accesso solo a soggetti con tampone molecolare negativo, con l’indicazione di chiare indicazioni di comportamenti per la sicurezza di ospiti e personale, da tenere anche al di fuori della struttura.

VIDEO - Covid in Umbria 8 febbraio, record di ricoveri e ospedali blindati: stop alla chirurgia programmata


Altri 16 ricoveri in Umbria di pazienti affetti da covid, in totale sono 500 le persone complessivamente ospedalizzate.  Sono invece 77  i ricoveri in terapia intensiva (+4 rispetto a domenica), sei i decessi (840 in totale) mentre i nuovi positivi sono 190 su 754 tamponi processati. Infine risultano 6902 gli attualmente positivi  in Umbria nella giornata dell'8 febbraio. 


Come comunicato dalla Regione dell'Umbria nel pomeriggio di lunedì,  la risalita della curva dei contagi e la presenza di varianti, hanno imposto di adottare una serie di misure per evitare la diffusione del virus negli ospedali e preservare il sistema sanitario: con una lettera inviata ai direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere dell’Umbria, il commissario regionale per l’emergenza Covid, Massimo D’Angelo e il direttore alla Salute della Regione Umbria, Claudio Dario, hanno comunicato le  disposizioni per la sospensione delle attività chirurgiche, di ricovero programmate e delle attività ambulatoriali procrastinabili, al fine del rafforzamento delle misure di prevenzione attualmente in vigore.

  Fino al 21 febbraio, è prevista la sospensione delle attività chirurgiche di ricovero programmate procrastinabili e dell’attività di specialistica ambulatoriale procrastinabili.

Inoltre, è stato richiesto di chiudere tutti gli accessi agli ospedali consentendo l’ingresso solo dall’entrata principale con sorveglianza e triage, di sospendere le visite ai degenti e limitare l’accesso dei care-giver ai solo testati con tampone molecolare negativo, di potenziare le misure di sorveglianza del personale,  sottoporre a sorveglianza tutti gli attuali degenti e a tampone molecolare tutti i pazienti in ingresso come già avviene, da ripetere nei negativi a distanza di 48 ore mantenendo l’isolamento degli ingressi.

Nelle strutture residenziali extraospedaliere si applicano le stesse misure. Inoltre, dovranno essere sospese tutte le visite salvo autorizzazioni specifiche per i care-giver da parte dei direttori sanitari e comunque potrà essere consentito l’accesso solo a soggetti con tampone molecolare negativo, con l’indicazione di chiare indicazioni di comportamenti per la sicurezza di ospiti e personale, da tenere anche al di fuori della struttura.

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