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    I provvedimenti cautelari, 3 arresti domiciliari (a carico dei 3 soggetti maggiorenni) e 2 collocamenti in comunità (a carico dei 2 soggetti minorenni), scaturiscono dalle serrate indagini condotte dagli uomini della Stazione Carabinieri di Ponte San Giovanni, in strettissima sinergia con la Procura Ordinaria e quella dei Minorenni presso i rispettivi Tribunali di Perugia, a seguito della rapina in abitazione (aggravata anche dall’utilizzo delle armi) perpetrata, in data 8 maggio 2021, in Perugia, ai danni di una 43enne ecuadoregna.

Perugia, 43enne immobilizzata e rapinata in casa: 5 arresti e una denuncia

Nella mattinata di martedì, a Perugia e in provincia, i militari della Compagnia Carabinieri di Perugia hanno eseguito le ordinanze applicative di misure cautelari emesse, rispettivamente, dagli Uffici dei G.I.P. presso il Tribunale di Perugia e il Tribunale per i Minorenni di Perugia, nei confronti, complessivamente, di 5 indagati, di cui tre 18enni e due 17enni (tutti residenti nella Provincia di Perugia); cittadini italiani e incensurati, ritenuti responsabili, unitamente a un altro minore (deferito in stato di libertà), d+ell’ipotesi di reato di rapina aggravata in concorso (artt. 110, 112 n. 1 e 4, 628 co. 3 n. 1 e 3 bis c.p.).

I provvedimenti cautelari, 3 arresti domiciliari (a carico dei 3 soggetti maggiorenni) e 2 collocamenti in comunità (a carico dei 2 soggetti minorenni), scaturiscono dalle serrate indagini condotte dagli uomini della Stazione Carabinieri di Ponte San Giovanni, in strettissima sinergia con la Procura Ordinaria e quella dei Minorenni presso i rispettivi Tribunali di Perugia, a seguito della rapina in abitazione (aggravata anche dall’utilizzo delle armi) perpetrata, in data 8 maggio 2021, in Perugia, ai danni di una 43enne ecuadoregna.

Le investigazioni sviluppate attraverso le analisi delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza e da altri e più sofisticati accertamenti tecnici, nonché mediante acquisizioni testimoniali e riconoscimenti fotografici, hanno consentito di ricondurre l’azione delittuosa ai 6 odierni indagati.

In particolare, la rapina, quel giorno, era stata pianificata nelle precedenti ore pomeridiane.

Alcuni di essi avevano acquistato guanti, nastro isolante, fascette e bandana, mentre uno dei 18enni, tramite un sito internet per incontri sessuali a pagamento, aveva concordato l’appuntamento con la vittima.

Quest’ultimo, alle successive ore 21.30 circa, si sarebbe recato dalla donna. Poco dopo, un altro dei 18enni, approfittando dell’ingresso nell’immobile di una famiglia, sarebbe entrato dietro al nucleo familiare rimanendo nei pressi del portone dentro lo stabile, fino a quando, ricevute le informazioni dall’amico sull’esatta collocazione dell’appartamento, nonché sul momento in cui entrare, avrebbe aperto ai 4 complici. Questi ragazzi, quindi, si sarebbero appostati attendendo che l’altro, terminato il rapporto sessuale, aprisse la porta per andarsene, permettendo loro di fare ingresso.

Introdottisi nell’appartamento, uno dei minorenni avrebbe immobilizzato la donna e un altro, brandendo un grosso coltello, l’avrebbe minacciata di stare ferma, mentre gli altri 2 sono riusciti a impossessarsi della somma di 450,00 euro, dieci paia di occhiali e un telefono cellulare, per poi dileguarsi tutti, facendo perdere le proprie tracce.

Fortunatamente, per la vittima non vi è stata la necessità di ricorrere alle cure sanitarie.

Espletate le formalità di rito, i 3 maggiorenni sono stati tradotti presso le rispettive abitazioni, in regime di arresti domiciliari, mentre i 2 minorenni sono stati accompagnati in comunità ubicate in cittadine della Regione Toscana.

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