Ieri, martedì 24 maggio, una delegazione della Filt
Cgil dell’Umbria ha manifestato, fuori e dentro il consiglio regionale, la propria convinta contrarietà rispetto ai tagli al trasporto pubblico locale decisi dalla giunta regionale. "Una mannaia da 3.5 milioni di euro - spiegano dalla Filt
Cgil - che equivale a più di 2 milioni di chilometri sottratti alla copertura del servizio. Il tutto - continua il sindacato - con inevitabili ricadute occupazionali, disservizi, cittadini lasciati a piedi, in primis pensionati, studenti e lavoratori che probabilmente non sapranno come spostarsi se non col mezzo proprio".
Durante il consiglio regionale, alla richiesta di audizione della delegazione sindacale avanzata dalle minoranze, la maggioranza (ad esclusione del presidente della II commissione Mancini), ha votato contro. "Si è messo il bavaglio alla nostra organizzazione sindacale - denuncia ancora la Filt Cgil - il manovratore evidentemente non vuole essere disturbato e non vuole avere contraddittorio. Peccato, la politica regionale ha perso l'occasione di dimostrare che i cittadini contano, non solo quando c’è da chiedergli il voto”.